Iva Registro Dei Corrispettivi 24 Mesi – 2 Copie Autoricalcanti
Il registro dei corrispettivi è uno dei libri fiscali obbligatori per i commercianti. Regolato dall’articolo 24 del DPR 633/1972, riguarda le attività che non devono emettere fatture, ma scontrini o ricevute fiscali. A partire dal 1° gennaio 2020 i corrispettivi dovranno essere elettronici e inviati quotidianamente all’Agenzia delle Entrate tramite un file XML.
In questo articolo cerchiamo di capire cos’è e come funziona il registro dei corrispettivi.
Il registro dei corrispettivi è un registro contabile dove bisogna annotare le operazioni attive giornaliere (con e senza IVA). Se correttamente compilato, questo registro può essere sostitutivo del registro delle fatture attive. È il documento fiscale per la liquidazione dell’IVA mensile o trimestrale.
Poiché rientra tra le scritture obbligatorie, è molto importante compilarlo regolarmente e assicurarsi che abbia le pagine numerate progressivamente. Il registro non deve essere vidimato ed è esente da marca da bollo. Il registro dei corrispettivi deve essere compilato obbligatoriamente da tutti coloro che svolgono commercio al minuto e attività assimilate (prestazioni alberghiere, somministrazioni di alimenti e bevande nei pubblici esercizi, mense aziendali o mediante apparecchi di distribuzione automatica; attività di organizzazione di escursioni, visite della città, giri turistici; prestazioni di servizi di telecomunicazione, di servizi di tele radiodiffusione e di servizi elettronici resi a committenti che agiscono al di fuori dell’esercizio d’impresa, arte o professione e altre ancora). Sono in pratica tutte le attività che non hanno l’obbligo di emettere fattura, se non dietro esplicita richiesta del cliente.
Il registro dei corrispettivi si compila quotidianamente annotando i seguenti dati in corrispondenza di ciascun giorno lavorativo:
- il totale giornaliero comprensivo di IVA: è quello riportato nello scontrino di chiusura del registratore di cassa emesso a fine giornata (cosiddetta “strisciata di cassa“);
- il totale per importo IVA (4%, 10%, 22%) comprensivo di imposta;
- il totale delle operazioni non imponibili e quelle esenti IVA;
- il numero delle fatture emesse (dal nr. al nr);
- il totale delle operazioni non soggette a registrazione IVA.