Le dummy cake vengono utilizzate nella cake art come supporto per decorazioni delle torte. Ideali per torte a più piani e molto coreografica.
Diamtetro: 20cm.
Altezza: 2,5cm
Le dummy cake sono molto comode per il nostro cake design. Si tratta delle sagome in polistirolo che usiamo quando vogliamo fare un piano della torta o un oggetto finti. Ne troviamo di tante forme: rivestire questi supporti con la pasta di zucchero è facile.
Facciamo, però, attenzione per non far toccare le dummy cake e le parti che mangeremo. Perciò, usiamo dei sottotorta alimentari o della carta forno tra la sagoma in polistirolo e il dolce su cui la posizioniamo.
COME RIVESTIRE UNA DUMMY CAKE CON LA PASTA DI ZUCCHERO
L’idea di fondo è ricoprire le basi di polistirolo con una sfoglia di pasta di zucchero ed eliminare quella in eccesso.
Quindi, innanzitutto, lavora la pasta con il matterello e lo zucchero a velo, fino a quando raggiunge uno spessoredi 3-4 millimetri. Puoi comunque modulare questa misura in base alla tua preferenza o a come ti risulta più agevole.
Spennella la sagoma di polistirolo con della colla alimentare o della gelatina neutra per farvi incollare la pasta di zucchero. Quindi adagia la sfoglia sulla struttura e falla aderire alla dummy cake rotonda o quadrata o comunque alla base di polistirolo di qualsiasi forma.
In questa fase è fondamentale non far comparire delle grinze, perciò liscia il fondente con le dita e con lo smoother, soprattutto in corrispondenza degli spigoli che possono essere più complicati. L’attrezzo è utile per ricoprire le dummy cake grandi, per quelle piccole possono essere sufficienti le nostre mani.
Quando c’è una perfetta aderenza tra il polistirolo e la pasta di zucchero, puoi rimuovere il materiale che avanza rispetto alla superficie, con il bisturi o un coltellino.
Se vuoi vedere la spiegazione con le foto per coprire una torta con la pasta di zucchero, clicca qui: rispetto alla torta normale, con quella in polistirolo, devi saltare il passaggio con la crema di burro. Per rivestire la dummy cake, infatti, non ce n’è bisogno.